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letteraatenecop Lettera da Atene
Il metodo di lavoro degli “esecutivi allargati” è stato scelto da alcuni anni dall’esecutivo del consiglio nazionale del Cnca per tentare di aprire nuove finestre su tensioni e questioni  che incrociamo nel nostro agire quotidiano nei percorsi di accompagnamento a persone  fragili.L’ultimo contributo di questo metodo di lavoro (marzo 2016) ci è offerto in questa “Lettera da Atene”.
   
lampedusa_cop.jpg Lettera da Lampedusa
Alla fine di settembre 2012 alcuni rappresentanti dei gruppi del CNCA si sono incontrati nell’isola di Lampedusa. Dalle suggestioni e riflessioni nate a partire da quella visita, Marco Vincenzi ha scritto il testo che trovate in questa lettera, curata per la parte grafica da Sara Valle.
   
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Lettera da Tunisi
“Il sociale visto da SUD sono le madri tunisine che non danno più pesce da mangiare ai loro bambini da quando qualcuno dei fratelli più grandi è partito per Lampedusa e il suo corpo è sparito in mare. Di cosa si cibano i pesci del Mediterraneo è una domanda che ci riguarda.»
Si chiudeva così la “Lettera da Lampedusa” scritta lo scorso anno dal CNCA dopo avere visitato il Centro di prima accoglienza, aver incontrato il sindaco, alcuni esponenti delle Ong, il parroco e la popolazione isolana. Proprio dagli attivisti tunisini era arrivato l’invito di spingersi “più a nord” (Tunisi lo è rispetto a Lampedusa) e andare a prendere contatto con l’altra sponda del Mediterraneo, quella da cui molti partono.
E l’incontro a fine estate (16-19 settembre) con una dozzina delle giovani organizzazioni che nella capitale tunisina lavorano sui temi sociali, sanitari e dei diritti ha subito messo in primo piano la questione dei giovani uomini e donne, spesso con bambini, dispersi dopo la loro partenza. E proprio nei giorni della strage avvenuta nei pressi dell’approdo di Lampedusa ai primi di ottobre (364 morti), il CNCA ha documentato la visita con il documento “Lettera da Tunisi”, presentato in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato domenica 19 gennaio 2014. Il testo dà conto degli incontri avuti e delle questioni affrontate in quel viaggio: le difficoltà sociali e il sistema di welfare, ma più in generale le speranze e le contraddizioni di un momento storico particolare per la Tunisia ma anche per tutto il Mediterraneo e il mondo arabo, tra rivoluzioni incompiute e il nuovo ruolo assunto dalla società civile.
   
rotatoriecopert Rotatorie sociali
Abbiamo deciso di “imbarcarci” in questa nuova impresa di scrittura collettiva di un testo con una duplice finalità: da un lato aiutare i lettori a conoscere e capire l’esperienza delle reti di famiglie aperte all’accoglienza, anche offrendo alcune considerazioni a partire da una rielaborazione e da un aggiornamento di alcuni materiali prodotti in questi anni; dall’altro far emergere e valorizzare le diverse e particolari esperienze che in questi anni sono state realizzate nei territori, come testimonianza di un radicamento delle reti in essi e di una capacità di ascoltarne i bisogni.
   
GrammaticaMinoranze_cop.jpg Grammatica di minoranze
E’ disponibile l’ultimo lavoro editoriale del “gruppo spiritualità” del Cnca, curato da Marco Vincenzi.
Chi fosse interessato all’edizione cartacea può rivolgersi all’associazione..
   
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Cammini di diversa normalità familiare
Cammini di diversa normalità familiare – Tracce di speranza dall’esperienza dell’Associazione “rete famiglie aperte”, testimonia  di come la società civile si attiva con “gratuità” nell’aiuto di chi si trova, per svariati motivi, a condurre con fatica la propria vita.Tutto questo con un impegno rivolto a costruire strumenti in grado di rafforzare costantemente la propria motivazione e le proprie competenze nella “quotidianità” della vita.Ed è proprio questo intrecciarsi di gratuità e competenza, azione volontaria e professionalità  che caratterizza lo sforzo dell’associazione “rete famiglie aperte”, di cui in questo testo si raccontano alcuni aspetti centrali dell’esperienza.
Si parla di impegno nel “ritessere i nodi di solidarietà”, di famiglie che fanno dell’accoglienza una delle dimensioni centrali della propria vita, di formazione permanente, di sensibilizzazione del territorio, di rapporto con il Servizio Sociale pubblico, di adultità e genitorialità, di coppia e stile di vita.
   
vademecum 

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Vademecum – I diritti e i doveri degli affidatari
Questo fascicolo rappresenta il tentativo di tradurre in termini semplici una materia come quella giuridica che spesso ci risulta ostica ma che dal punto di vista pratico può condizionare la nostra esperienza di affidamento.
Il primo capitolo mette a fuoco alcuni degli aspetti fondamentali della Legge 149/2001 che dispiplina l’affido familiare; nel secondo capitolo abbiamo cercato di dare risposta ad alcune delle domande che più frequentemente ci vengono poste dalle famiglie attorno al tema dei diritti e dei doveri degli affidatari; infine nel terzo capitolo ci è sembrato utile inserire il Contratto di affido che il Comune di Vicenza stipula con le famiglie affidatarie nel caso degli affidi giudiziali.
E’ in ogni caso evidente che le norme definiscono alcuni vincoli che le persone si danno nel loro agire sociale: sono poi esse stesse che le fanno vivere, tra mille contraddizioni e imprevedibili creatività.
   
scuolaffido A scuola con…l’affido
Il presente lavoro nasce dall’esigenza, condivisa tra servizio pubblico, istituzioni scolastiche e famiglie, di migliorare la comunicazione e la collaborazione in presenza di situazioni di affidamento familiare.
L’inserimento scolastico di bambini in affido familiare può comportare problematiche specifiche sugli aspetti relazionali, di socializzazione, e sull’apprendimento dei contenuti proposti. La presenza a scuola di un bambino che vive queste esperienze interpella la responsabilità e l’attenzione degli adulti (il personale scolastico, le famiglie, gli operatori del servizio sociale) che si prendono cura della sua situazione.
   
normale come respirare.jpg Normale come respirare
La serie di racconti che trovate in questo libro nasce dal desiderio tenace degli operatori del Settore Famiglia e Minori del Comune di Vicenza, dell’Ipab “Proti Salvi Trento”, dell’Associazione “Rete Famiglie Aperte”, di arrivare al cuore e alla testa di quanti possono, o potranno, offrire parte del loro tempo e del loro spazio a favore dei bambini e degli adolescenti in difficoltà.
   
immagine L’accoglienza dell’adulto in famiglia
Questa pubblicazione rappresenta una delle iniziative che l’associazione Rete Famiglie Aperte ha realizzato per promuovere l’accoglienza di adulti.
Si tratta di un semplice strumento che permette di divulgare e far conoscere due forme di accoglienza di adulti: la “convivenza educativa” e la “vicinanza educativa”.
Nella prima parte c’è il tentativo di precisare le caratteristiche e i confini di questi progetti, con un dettaglio più “tecnico”.
Nella seconda parte invece, vengono raccontate delle storie realmente vissute da alcune famiglie dell’associazione  che in questi anni hanno condiviso pezzi della loro vita con alcuni adulti.
   
nonsoloaffido Non solo affido
Questa pubblicazione presenta le diverse forme di accoglienza:
– affidi non convenzionali  (affido diurno / vicinanza educativa / buon vicinato)
– convivenza educativa
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pronta accoglienza 
   
figli.jpg I figli e l’accoglienza: quanti dubbi
L’associazione , sin dalla sua nascita, ha avuto a cuore il tema, e forse la preoccupazione, di come i figli vivono la scelta di accoglienza fatta dai loro genitori.
Con questa pubblicazione desideriamo offrire un nuovo strumento per la riflessione e alcune piste per la vita concreta delle famiglie che hanno fatto la scelta di aprirsi all’accoglienza.
   
giocooca.jpg La scrivania di Sophie
Dai fatti alle domande, dall’educare al cercare giustizia.
Un tentativo di rendere le esperienze dei gruppi ‘cultura’, far emergere dalla prassi quotidiana di condivisione una concezione del vivere, oltre che un modo di rispondere ai bisogni.
   
ci vuole tutta una citt per far crescere un bambino.jpg Ci vuole tutta una città per far crescere un bambino
   
sassonellostagno Il sasso nello stagno
   
modifica-pdf.png L’insostenibile leggerezza dell’accoglienza familiare
   
modifica-pdf.png Confini nel contributo delle famiglie aperte all’accoglienza